Questo post avrei potuto benissimo intitolarlo “Emozioni”perchè ogni volta che faccio gli gnocchi di susine rivedo mia mamma in cucina intenta a prepararli. In genere si mangiavano a fine agosto, quando dal fruttivendolo si trovavano le susine piccole perchè solo quelle andavano bene. “Gli gnocchi di susini” come si dice in triestino, possono essere serviti sia come primo piatto che come dolce;noi li mangiavamo a fine pasto dopo gli gnocchi di patate al ragù e i kipferl (l’impasto è sempre lo stesso).
Naturalmente io ho continuato la tradizione e così appena trovo “i susini” giusti preparo gli gnocchi.
Ingredienti per 8 gnocchi
gr 700 di patate
farina
1 uovo
sale
4 susine
cacao amaro
zucchero
cannella
gr 200 di pangrattato
burro
Cuocete le patate nel forno a microonde così userete meno farina. Schiacciatele su una spianatoia e fatele intiepidire,salate e aggiungete un po’ di farina e un uovo; impastate e unite la farina necessaria. Formate un cilindro abbastanza grosso, ricavate dei pezzi in modo da formare delle palline grandi come un mandarino, appiattitele e mettete nel centro mezza susina, nell’incavo di questa versate un cucchiaino di cacao mescolato a zucchero e cannella. Richiudete bene e formate una palla.
Lessate gli gnocchi in acqua bollente e salata (non troppo). In un tegame rosolate il pangrattato in due cucchiai di burro, aggiungete zucchero ( a piacere) e un cucchiaio di cacao.
Scolate gli gnocchi e passateli nel pangrattato. Serviteli tiepidi, ma sono buoni anche freddi.
In abbinamento un Verduzzo dolce.
Grembiule da cucina ha detto:
Una ricetta davvero straordinaria. Anche qui da noi si preparava qualcosa di simile. Mi hai messo voglia di fare ricerche!
brinarosa ha detto:
Ricetta molto interessante. Non avevo mai sentito parlare prima di questi gnocchi, quindi li proverò….poi ti faccio sapere come é andata 😊
lericettedibaccos ha detto:
Questa è una vecchia ricetta triestina. A me piacciono molto soprattutto perchè hanno i sapori dell’infanzia.
PROVA LE RICETTE DI CETTY ha detto:
Mai fatti .. l’idea e’ davvero stuzzicante! 🙂
lericettedibaccos ha detto:
Come si dice…provare per credere.
Fior di Sambuco ha detto:
Ciao, di dov’eè la tua mamma? Questi li conosco e li faccio ogni anno, fanno parte della tradizione della mia città, Trieste ❤
lericettedibaccos ha detto:
Siamo vicine perchè io abito a Udine. Mia mamma era di Pola e preparava spesso piatti della tradizione austro-ungarica. Strudel-gnocchi di “susini”-jota…
Fior di Sambuco ha detto:
Anch’io abito a Udine (Pasian di Prato) ma sono di Trieste: mia mamma era di Rovigno. Scusami se sono stata indiscreta: so che le fudbloggher regionali non gradiscono la mia presenza….
lericettedibaccos ha detto:
E perchè? Anzi io sono felice di conoscere meglio gli amici blogger.
Mia mamma è venuta via da Pola intorno al ’46.
Fior di Sambuco ha detto:
Era quello il periodo: gli Esuli 😦
lericettedibaccos ha detto:
Infatti. Ho visto adesso che hai messo il post della minestra de bobici, anch’io ho la ricetta ma non l’ho ancora postata.
Fior di Sambuco ha detto:
cerco di rispettare la stagionalità e le pannocchie da latte nn si trovano tutto l’anno.
lericettedibaccos ha detto:
Anch’io sono dell’idea di rispettare la stagionalità.