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Il VIAGGIO NELLE LANGHE PROSEGUE

08 giovedì Set 2016

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

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alba, bra, cherasco, cremona, gutturnio, langhe, slowfood, sottero, sperlari, torrazzo, trattoriadeltempoperso

Di sabato mattina ad Alba, patria del tartufo bianco, si tiene il mercato in tutte le vie del centro. Potevamo perderlo? Mai! Devo dire,però, che mi aspettavo che lo spazio dedicato ai prodotti tipici della zona fosse molto più ampio. Invece c’erano solo poche bancarelle che esponevano formaggi, salumi, nocciole, frutta e verdura. Il mio intuito mi ha portata  alla bancarella  dell’Azienda Sottero di Guarene (che non è quella della foto). La ragazza che ci ha serviti non finiva più di farci provare tutti i formaggi e salumi e naturalmente non ci siamo sottratti agli assaggi.

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Di Alba  non siamo riusciti a vedere molto perchè le bancarelle e la gente ci impedivano un po’  di goderci la cittadina in pace così abbiamo deciso di andare a pranzare a Bra.

Sapete che a Bra è nato lo slow food, associazione che si propone di vivere il pasto come un piacere “nel rispetto di chi produce, in armonia con l’ambiente grazie  ai saperi di cui sono custodi territorio e tradizioni locali”. Qui abbiamo assaggiato la salsiccia  cruda e cotta  che viene fatta con la carne di vitello e si può produrre solo in qui.

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Da Bra abbiamo raggiunto  Cherasco,località molto accogliente  e ordinata ma dopo un po’  il caldo e la stanchezza si son fatti sentire quindi siamo rientrati a Monforte.

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Domenica  decidiamo di interrompere il viaggio di ritorno con  una sosta a Cremona, città che non avevo mai visitato. Son rimasta entusiasta  sia per la bellezza della città  che per la cortesia delle persone. Appena arrivati siamo entrati nel negozio di prodotti alimentari in via Boccaccino, angolo via Mercatello dove abbiamo acquistato la famosa mostarda cremonese e scambiato due chiacchiere con i gestori del negozio.

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Una sosta in piazza Duomo per ammirare in tutta la sua imponenza il   Torrazzo, il campanile adiacente alla chiesa  che è il secondo più alto in Italia.

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Proseguendo ci siamo trovati nello storico Negozio Sperlari, quello delle caramelle, fondato nel 1836. Qui si respira ancora l’aria dei negozi di una volta, mobili di classe, caramelle di tutti i tipi, liquori, dolci e vini. Bellissimo, veramente sembrava di essere tornati indietro nel tempo.

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La stessa sensazione l’ho provata entrando nella Trattoria del Tempo Perso dove abbiamo pranzato: gnocchi con cipolla rossa e cacio, pollo disossato farcito secondo la tradizione cremonese con carni di tre tipi. Per il vino ci siamo lasciati consigliare un Gutturnio che è un vino del piacentino, zona limitrofa a Cremona.

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Il viaggio è terminato ma io sono pronta per un nuovo tour eno-gastronomico che farò in ottobre. E’ il regalo che  la mia famiglia mi ha fatto per la pensione. La meta? Bolgheri  con visita alla  cantina “Guado al Melo” e cena presso l’Osteria Magona dove finalmente mangerò le famose carni di Dario Cecchini.

VIAGGIO ENO-GASTRONOMICO NELLE LANGHE

05 lunedì Set 2016

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

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barbaresco, barolo, cantinamarchesidibarolo, grinzanecavour, langhe, monfortedalba, neive, realedivitelloalbarolo

Dal primo settembre la mia vita è cambiata…sono entrata a far parte del “club dei pensionati” e per festeggiare questo nuovo “status” ho deciso di fare un viaggio eno-gastronomico nelle Langhe assieme a mio marito e agli amici Giulia e Giuliano. In questa terra di grandi vini e di grandi piatti abbiamo trovato generosa  ospitalità.

Avevo visto tante immagini di questa zona  ma quando siamo arrivati si è aperto davanti ai nostri occhi uno spettacolo indescrivibile. Paesi abbarbicati sulle colline che sembra siano stati messi lì per tenere sotto controllo le immense distese di vigneti tutti ordinati, senza una foglia fuori posto con scuri  grappoli di uve nebbiolo o dolcetto o barbera che vengono  lasciate maturare ancora un po’ per essere raccolte al momento giusto.

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Tra un vigneto e l’altro ci sono anche i noccioli che danno la famosa  nocciola tonda gentile, prodotto IGP, con la quale vengono preparate ottime torte, creme o salse salate.

Monforte d’Alba è il paese dove abbiamo trovato alloggio dai Signori Ivana e Valter http://casavacanzelanghe.com/ . Lo consiglio perchè siamo stati veramente bene.

Dopo un tour nel paese ci siamo fermati alla trattoria dei Càtari dove abbiamo fatto un primo assaggio della cucina Piemontese:carne cruda con tartufo, tjarin al burro e piatto di formaggi, il tutto bagnato da una Barbera d’Alba. I piatti ci son piaciuti così tanto che siamo tornati anche l’ultima sera: coniglio alle olive taggiasche e reale di vitello al Barolo; come dolci ci siamo fatti tentare da un tortino di cioccolato con salsa di lamponi e gelato, pesca con amaretti e cioccolato su sfoglia croccante e cheesecake. Professionalità, gentilezza e simpatia hanno reso ancora più piacevoli il pranzo e la cena.

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Nel pomeriggio ci siamo recati a Neive, definito come uno di borghi più belli d’Italia….posso confermarlo. Qui sosta all’Osteria “Nido delle cinciallegre”per un aperitivo a base di Arneis, uno dei pochi vini bianchi della zona, fresco e piacevole.

Per la cena avevamo prenotato a Diano d’Alba alla “Trattoria nelle Vigne”. Se andate da quelle parti vi consiglio di fermarvi perchè cenare in Terrazza con un panorama come quello che si apre davanti a voi non ha prezzo. Abbiamo scelto il menù degustazione che comprendeva 5 antipasti (giardiniera, alici con salsa alle nocciole,crostata di zucchine, girello alla salsa estiva, verdure fresche con pollo) due primi tajarin al ragù di salsiccia e ravioli farciti con la carne conditi con burro e rosmarino.Il dolce non siamo proprio riusciti a mangiarlo….peccato. Trovandoci nella zona del vino Dolcetto abbiamo bevuto un Dolcetto di Diano d’Alba. C’è chi dice che il vino si chiami così perchè l’uva cresce sui dossi “duset” chi invece perchè l’acino è dolce.

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Il secondo giorno abbiamo visitato le cantine dei Marchesi di Barolo dove in una cella a temperatura bassa vengono raccolte  bottiglie molto vecchie, tra queste un Barolo del 1859  e una del 1861. Terminata la visita abbiamo degustato alcuni vini accompagnati da assaggi di salumi e formaggi della zona.

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Naturalmente la degustazione è stata una piacevolissima  esperienza e siamo usciti  con qualche bottiglia da portare a Udine o da regalare.

Il nostro tour procede  a Grinzane Cavour, cittadina dove lo statista Camillo Benso conte di Cavour è stato sindaco per diversi anni. Nel Castello si trova l’ Enoteca Regionale e a La Morra.

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Cena a Dogliani da Farinel; anche qui siamo rimasti molto soddisfatti sia per il cibo che per la gentilezza dei gestori. Finalmente  sono riuscita a mangiare i peperoni con la Bagna caoda oltre che i ravioli del plin con ragù e il Bonet, dolce tipico a base di cioccolato e amaretti.

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Spero  di essere riuscita a farvi venire voglia di visitare questo meraviglioso angolo d’Italia e ad ingolosirvi con il cibo e il vino.

Nel prossimo post vi racconterò gli ultimi due giorni di viaggio.

 

SEMOLA DI GRANO DURO SENATORE CAPPELLI

10 sabato Ott 2015

Posted by lericettedibaccos in RINGRAZIAMENTI E VARIE, TORTE E DOLCETTI, VIAGGI

≈ 8 commenti

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basilicata, confetturadipesche, granoduro, ostuni, puglia, senatorecappelli, tartellette

Tra i tanti “souvenir” eno-gastronomici che ho portato quest’estate dalla Puglia, c’è anche la farina di grano duro Senatore Cappelli.

Il grano da cui si ricava questa farina è una selezione  ottenuta dal genetista Nazareno Strampelli agli inizi del 1900.Porta il nome del Marchese Cappelli, Senatore del Regno d’Italia, che aveva sostenuto la riforma agraria in Puglia.

Il grano prodotto principalmente in Puglia  e Basilicata ha un’alta resa,viene macinato a pietra e contiene meno glutine quindi risulta più digeribile.

A Ostuni ho acquistato la farina integrale con la quale ho preparato tagliatelle, ravioli e  la pasta frolla per tartellette e crostate con la confettura di pesche “home made”.

La preparazione è quella che ho già descritto in diverse ricette, si sostituisce solo la farina 00 con la farina di grano duro o se preferite mettete un terzo di farina 00 e 2 terzi di Senatore Cappelli.

I ravioli li ho riempiti di ricotta, menta e buccia di limone.

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PUGLIA: CONTINUA IL VIAGGIO

10 venerdì Lug 2015

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

≈ 20 commenti

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bombette, capocollomartinafranca, carnealfornello, casteldelmonte, cisternino, frantoiod'amico, lecce, letrelanterne, masseriatraetta, negroamaro, pasticciotto, susumaniello, verdeca

“Nel blu dipinto di blu”, così potremmo definire la costa del basso Salento. Scendendo fino a Santa Maria di Leuca abbiamo trovato chilometri di costa di rara bellezza:Castro, Otranto, Santa Cesarea Terme, Santa Maria di Leuca e tante altre località che sarebbe troppo lungo nominare. Abbiamo percorso anche un breve tratto della costa ionica per arrivare alle “Maldive del Salento”; devo dire che per me sono state una delusione, l’unico posto della Puglia che non ho apprezzato.

.DSCF8072Da Castro a S. Maria di LeucaDSCF8083DSCF8053DSCF8048

Prima di scendere lungo la costa una tappa obbligata è Lecce,  città dove il Barocco predomina senza offuscare segni dell’epoca romana come il Teatro situato in pieno centro.

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A Lecce dovete fare assolutamente sosta in una pasticceria per gustarvi il famoso “Pasticciotto”, scrigno di pasta frolla( il burro è sostituito dallo strutto) farcito con crema pasticcera che può anche esser arricchita di amarene.

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Vicino ad Ostuni si trova Cisternino che oltre ad essere bella  è ricca di locali dove si mangia la “carne al fornello” : la carne viene scelta nella macelleria, pesata e poi cotta alla brace. Ci è stato consigliato di provare le “bombette”, specie di involtini farciti con vari ripieni: prosciutto, funghi, formaggi e rucola; carne di agnello, fegato avvolto nella rete di maiale…c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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Ci siamo seduti all’aperto e abbiamo atteso che arrivasse la carne bevendo un buon Primitivo.

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Ultima tappa del viaggio è stata Castel del Monte. Qui sorge il Castello che Federico II di Svevia fece costruire nel XIII secolo. Non è ancora chiara quale fosse la funzione del Castello; si tende ad escludere quella militare in quanto mancano fossati e ponti levatoi. A causa dei numerosi simbolismi,  per esempio il numero otto ricorrente, 8 i lati, 8 le torri, 8 le sale a piano terra e primo piano, è più facile pensare  ad un Tempio. Interessante anche l’ipotesi che possa simboleggiare la corona che, nella forma ottagonale ricorda quella con cui è stato incoronato Federico II.

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Ancora qualche ricordo del viaggio: la nostra grigliata a base di Capocollo di Martina Franca e bombette.

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Pasta a forma di foglia di ulivo che abbiamo condito con un pesto alle foglia di vite e mandorle.

Visita al Frantoio d’Amico sulla strada che da Ostuni porta Cisternino. Qui ci è stata offerta una degustazione di olio ottenuto mediante procedimenti meccanici e spremitura a freddo. L’azienda produce anche del buon vino: Verdeca, Bianco Frizzante ottenuto da Fiano e Chardonnay e Rosso da Negroamaro e Susumaniello.

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Nella Masseria Brancati, immersa tra uliveti millenari, si trova  un antico Frantoio ipogeo.

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E questi sono i souvenir che abbiamo portato a casa oltre alle mozzarelle e burrate della Masseria Traetta.

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VIAGGIO IN PUGLIA TRA MARE ARTE BUON CIBO OLIO E VINO

09 giovedì Lug 2015

Posted by lericettedibaccos in PANE, VIAGGI

≈ 15 commenti

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alberobello, altamura, brilloparlante, cegliemessapicaaltamura, matera, modugno, orecchiette, ostuni, polignanoamare, puglia, starscinati, timo

Descrivere la Puglia in poche righe non è possibile quindi cercherò di trasmettervi attraverso le parole e le fotografie le emozioni che ho provato visitando questa meravigliosa Regione.

Dopo un viaggio di 11 ore (non troppo estenuante perché il traffico era scorrevole) siamo arrivati ad Ostuni. Abbiamo scelto la “città bianca” perché ci è sembrato un buon punto di partenza per le nostre gite.

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Il  primo  giorno lo abbiamo dedicati alla visita di  Ostuni con cena in un locale tipico: Orecchiette al pomodoro e cacio ricotta e Strascinati alle cime di rapa bagnati da  vino Verdeca.

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Ad Ostuni merita una visita il Forno 31 dove vengono preparati taralli, friselle, pane e dolci vari.

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Il giorno dopo non ci siamo allontanati troppo da Ostuni; la scelta è ricaduta su  Ceglie Messapica e Alberobello: la prima, cittadina tra le più antiche della Puglia, viene citata anche da fonti greche e latine. Interessante il Castello Ducale di epoca normanna.

Se volete bere un buon caffé andate al Brillo parlante.

Alberobello da visitare perché molto caratteristica con i suoi trulli, ma troppo turistica.

DSCF7806Ceglie M.Castello ducale

DSCF7829Ceglie M.

DSCF7846Alberobello

La visita a città d’arte  è  stata intervallata a giornate in pieno relax tra sole, nuotate e “raccolta di timo”. Ho avuto la fortuna di trovare una spiaggia ricca di cespugli di mirto e  timo. Secondo voi l’ho lasciato lì senza raccogliere qualche rametto?Ho fatto un bel bouquet e l’ho lasciato seccare al sole pugliese;ora ho un vasetto pieno di timo profumatissimo. Piccole gioie delle vacanze.

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Una città che mi rimarrà sempre nel cuore è Matera. Chi non conosce questa affascinante località lucana? I “Sassi”, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, grazie allo scenario unico, sono  stati scelti da molti registi per girare  film come ” Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini  e tra gli ultimi “La Passione di Cristo” di Mel Gibson.

Un consiglio: da Matera non andate via senza aver acquistato il famoso pane. Per non far torto a nessuno siamo anche andati ad Altamura per confrontare i due tipi di pane. Sembrano uguali  e negli ingredienti lo sono ( grano duro, acqua, sale, lievito madre) ma cambia il disciplinare. La DOP Altamura impone l’uso di grano duro delle Murge all’80%; l’IGP di Matera dice che il pane deve utilizzare il 20% di grano Senatore Cappelli. Il Consorzio del Pane di Matera ha raggiunto un accordo per cui il pane deve essere preparato solo con farina di provenienza lucana.

DSCF7878Matera

DSCF7942Pane di Matera a sn-Altamura a dx

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Tra le località sul mare quella che forse mi ha affascinato maggiormente è Polignano a mare, città natale di Domenico Modugno. Polignano è un “gioiello “che sorge sulla roccia a strapiombo sul mare. Una particolarità sono le scritte poetiche su scale e  porte che decantano la bellezza del luogo e nulla hanno a che fare con le scritte che deturpano le facciate di molte case in altre località.

Polignano a mare DSCF8226 DSCF8247  DSCF8234 DSCF8267  Statua di D. Modugno

A Polignano voglio fare una sosta per cantare la canzone di Modugno

…Meraviglioso, ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso…..ma guarda intorno a te /che doni ti hanno fatto/ti hanno inventato il mare/tu dici non ho niente /ti sembra niente il sole la vita l’amore…

Ma vi è venuta un po’ di voglia di Puglia?

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BURRATE MOZZARELLE NODINI E ALTRO

08 mercoledì Lug 2015

Posted by lericettedibaccos in ANTIPASTI, PIATTI UNICI, VIAGGI

≈ 6 commenti

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burrate, canestrati, cegliemessapica, gaetanosabatelli, masseriatraetta, mozzarelle, puglia

Il viaggio  in Puglia è purtroppo terminato.

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La nostra non è stata la classica vacanza al mare ma come dico io un viaggio eno -gastronomico, cultural- marino. Infatti, abbiamo fatto un tuffo in tutto quello che la Puglia offre, città d’arte, natura, mare, buon cibo, vino, olio e altro ancora.

Come prima tappa del viaggio voglio parlarvi della Masseria Traetta di Gaetano Sabatelli . Andando a Ceglie Messapica, a due passi dal posto dove alloggiavamo, ci siamo ritrovati l’indicazione per questa Masseria.

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Tutti d’accordo per una visita immediata ci siamo diretti all’Azienda. Appena arrivati ci ha accolto la signora Cosima che ci ha portati nel piccolo laboratorio dove vengono prodotte mozzarelle, ricotte, canestrati, burrate e tanti altri formaggi.

Ci ha consigliato di tornare l’indomani così avremmo potuto vedere il Mastro casaro Raffaele all’opera.

Puntuali il giorno dopo, armati di macchina fotografica abbiamo visto la trasformazione di una cagliata, ottenuta dopo tante ore dall’inserimento del caglio  nel latte (non  quello in polvere come consente l’UE), in meravigliose mozzarelle e burrate. Vi assicuro che è uno spettacolo vedere mani sapienti che lavorano con gesti sicuri e veloci la pasta filata.

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Mentre Raffaele preparava le mozzarelle Gaetano lo aiutava e ci spiegava un po’ la gestione di questa azienda  che si avvale anche della fondamentale collaborazione della mamma di Gaetano signora Cosima; è lei che ha preparato la stracciatella da inserire nelle burrate, da una parte  di pasta filata ha ricavato gli sfilacci e li ha messi nella panna.

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Alla fine Gaetano ci ha fatto assaggiare i nodini appena fatti…lascio a voi immaginare il sapore di un prodotto assolutamente genuino e fresco.

Se vi capita di andare a Ostuni dovete assolutamente fare una sosta alla Masseria ma mozzarelle e burrate potete anche farvele mandare a casa. Noi naturalmente prima di partire abbiamo fatto rifornimento e ieri, a casa,  le abbiamo gustate ancora in tutta la loro freschezza.

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Faccio ancora i complimenti a Gaetano, alla mamma Cosima e al Mastro Casaro Raffaele.

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VIAGGIO A BUDAPEST

02 giovedì Apr 2015

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

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A metà marzo mi son recata in viaggio di istruzione a Budapest con i miei alunni di quinta del Liceo linguistico.

Già la prima volta, nel 1990, Budapest mi aveva incantata con i suoi palazzi, i ponti, gli ampi viali, ma questa volta me ne sono proprio innamorata. Abbiamo avuto la fortuna di avere come guida Marta che ci ha raccontato la storia della città con grande entusiasmo e competenza riuscendo così a catturare l’attenzione degli allievi, cosa non sempre scontata.

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Arrivando a Budapest si nota subito la pulizia, non c’è confronto con alcune  città italiane, tanti palazzi e ponti sono stati ripuliti e quindi si sono presentati in tutto il loro splendore. I ponti, quello delle Catene, Elisabetta, della Libertà e altri  uniscono  Buda e Pest.

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A Pest  bisogna visitare assolutamente la Basilica di Santo Stefano, l’imponente Palazzo del Parlamento, uno dei più grandi al mondo e  Piazza degli eroi;  passeggiando all’esterno del Castello di Vajdahunyad  si può sostare davanti alla statua dedicata ad  Anonimus, scrittore ai tempi di re Bela IV che, pur avendo raccontato le cronache  del  tempo è ugualmente rimasto anonimo. Tiene una penna in mano, si dice che toccarla porti bene e che sia fonte di ispirazione per gli scrittori…io l’ho toccata  non si sa mai.

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Prima di lasciare Pest è d’obbligo una tappa alla pasticceria  Szamos per  gustare la famosa torta Dobos, creata appunto dal pasticcere Dobos per l’imperatrice Sissi: strati di pan di Spagna alternati a strati di diversi tipi di cioccolata.

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Attraversando  uno dei ponti della città, io consiglio quello delle Catene, si arriva a Buda, la parte collinare della città. Qui assolutamente da visitare la Chiesa di Mattia e il Bastione dei Pescatori da dove si può godere di un panorama mozzafiato.

Naturalmente abbiamo visitato la città sia da un punto di vista culturale che gastronomico. Non dimentichiamo che Budapest è la patria del gulash e della paprika.

Il mercato coperto in stile Liberty è un tripudio di bancarelle che espongono salami ungheresi, paprika, peperoncini, frutta e verdura. Naturalmente tutti abbiamo acquistato questi prodotti locali e anche qualche bottiglia di vino Tokaj, vino dolce da abbinare alla colomba.

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Un buon piatto di quello che per noi è il gulash ma che gli ungheresi chiamano Porkolt, lo abbiamo gustato a Visegrad.

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A Szentendre, cittadina che dista pochi chilometri  dalla capitale, abbiamo visitato il museo di marzapane: uno spettacolo. Penso che i bambini potrebbero rimanere a bocca aperta davanti alle vetrine dove sono conservati questi capolavori; molti sono i personaggi delle fiabe e dei fumetti fatti tutti con il marzapane.

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Spero di essere riuscita a farvi venire il desiderio di visitare questa splendida capitale europea.

FABBRICA DI CIOCCOLATA A FLAWIL

11 mercoledì Mar 2015

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

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cioccolata, flawil, svizzera, temperare

Ed eccoci arrivati all’ultima tappa in Svizzera…”dulcis in fundo”la fabbrica di cioccolato.

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Tutti abbiamo provato l’emozione di preparare la nostra  tavoletta personalizzata; naturalmente la cioccolata, sia al latte che fondente, era già stata temperata, cioè, portata alla temperatura giusta per essere utilizzata. Appena entrati nella sala ci hanno fatto indossare un camice e una cuffietta in testa… sembravamo appena usciti dalla pubblicità del caffé che fanno in televisione.

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La mia collega Raffaella ed io siamo molto impegnate nella preparazione della nostra tavoletta di cioccolata.

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Questo è il mio prodotto finale.

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La visita è proseguita nella zona dei macchinari che producono cioccolate, cioccolatini, coniglietti pasquali ecc. ; qui purtroppo non è stato possibile fare fotografie perchè è proibito.

Al termine ci siamo recati a fare shopping…avevamo solo l’imbarazzo della scelta.

 

 

 

SVIZZERA:CASEIFICIO A STEIN – APPENZELL

09 lunedì Mar 2015

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

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appenzell, caseificio, surchoix

In Svizzera non si può fare a meno di visitare un caseificio e una fabbrica di cioccolato.

Venerdì scorso ci siamo recati a Stein-Appenzell, pochi chilometri da San Gallo, per  un tour nel caseificio dove vengono prodotti formaggi fatti con il latte proveniente dalle mucche che pascolano negli alpeggi dell’Alpenzell. Il formaggio, prodotto  secondo una ricetta tramandata da generazioni, viene stagionato per almeno tre mesi ricoperto da una gelatina a base di erbe  (ricetta segreta) che gli conferirà l’aromaticità che lo rende unico.

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E’, naturalmente, proibito entrare nelle sale di produzione ma noi abbiamo potuto osservare le varie fasi  dall’alto attraverso vetrate.

I ragazzi che studiano al Liceo linguistico, hanno ascoltato tutte le spiegazioni in lingua tedesca.

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Al termine del tour ci siamo recati nella sala degustazioni poi nel negozio del caseificio dove abbiamo potuto acquistare i formaggi che più ci son piaciuti.

Abbiamo assaggiato l’Appenzeller classico stagionato 3 mesi, Surchoix (5 mesi),Extra (6 mesi) e  Fett Rass (6-8 mesi). La mia scelta è caduta su Surchoix ed Extra.

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VIAGGIO IN SVIZZERA

08 domenica Mar 2015

Posted by lericettedibaccos in VIAGGI

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falafel, flawil, libanksara, sangallo, spezzatinoallazurighese, steinappenzell, vetratedichagall, zurigo

Eccomi rientrata dal viaggio in Svizzera. Sono stati 5 giorni intensi ma piacevoli, abbiamo avuto l’opportunità di visitare città come San Gallo e  Zurigo, un caseificio a Stein-Appenzell e la fabbrica di cioccolato Maestrani a Flawil.

Zurigo è una città abbastanza grande situata nella parte settentrionale dell’omonimo lago; da visitare la Fraumunster dove si possono ammirare le vetrate dipinte da  Marc Chagall e  la Grossmunster; una passeggiata sul lungolago e shopping sulla Bahnhofstrasse.

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San Gallo è la città che ci ha ospitato per tutti questi giorni; i nostri colleghi svizzeri ci hanno accolto,come sempre, alla grande.

Qui non bisogna perdere la visita alla Biblioteca, una delle più ricche e antiche del mondo.

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Naturalmente oltre alle visite culturali non ci siamo fatti mancare “il cibo”.

Di sera cenavamo in un ristorante Libanese; la gentilezza e la simpatia del gestore ci hanno fatto apprezzare ancor di più gli ottimi piatti.

Ecco un piatto tradizionale, Mezzateller vegetarisch composto da  falafel, hummus, melanzane ripiene, bastoncini di pasta fillo con Feta, foglie di vite farcite. Il tutto accompagnato da Libanan Ksara,un vino libanese a base di Cabernet Sauvignon, Syrah e Cabernet Franc.

A Zurigo, Gianni, il collega svizzero ci ha portati in un locale tipico dove abbiamo potuto degustare un ottimo piatto di spezzatino alla zurighese con rosti di patate (proverò la ricetta che mi son fatta dare e poi la pubblicherò).

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Delle visite alla fabbrica di cioccolata e al caseificio parlerò domani.

AUGURI A TUTTE LE DONNE!

 

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