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GNOCCHETTI SARDI CON VERZA E SALSICCIA

16 giovedì Feb 2017

Posted by lericettedibaccos in PRIMI PIATTI

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Tag

broccoli, cabernetsauvignon, cavolo, gnocchettisardi, salsiccia, verza

Vi consiglio di approfittare di questi ultimi mesi invernali  per fare il pieno di ortaggi come  verze,  cavoli,  broccoli, cavolfiori  che sono ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo. Con questi  possiamo preparare  contorni  ma anche ottime paste, risotti, zuppe, antipasti. Basta usare un po’ di fantasia o ricercare tra i piatti della tradizione.

Oggi prepariamo gli gnocchetti sardi, fatti a mano,  con la verza. Naturalmente se non avete voglia o tempo per far la pasta in casa potete acquistarla.

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Ingredienti per 4 persone

per la pasta

gr 300 di semola di grano duro

acqua q.b.

per il condimento

1 verza

2 salsicce

cipolla

pecorino

olio extra vergine di oliva

sale,pepe

Impastate la farina con l’acqua poi  formate una palla e fatela riposare. Formate sottili cilindri e da questi ricavate piccole palline che adagerete, una alla volta, sull’apposito attrezzo;premete con il pollice e formate gli gnocchetti. Questo è il link per vedere la ricetta che ho postato tempo fa https://lericettedibaccos.wordpress.com/2014/04/26/8372/

Preparate il condimento:tritate la cipolla e soffriggetela in poco olio, unite la verza tagliata a julienne e fatela stufare fino a che si sarà ammorbidita. Rosolate in un altro tegame la salsiccia tagliata a rondelle poi unitela alla verza e continuate la cottura per circa mezz’ora. Salate e pepate.

Lessate la pasta poi versatela nel tegame con la verza, unite il pecorino e un po’ di acqua di cottura e fate amalgamare.

In abbinamento un Cabernet sauvignon.

RIBOLLITA

03 giovedì Nov 2016

Posted by lericettedibaccos in PRIMI PIATTI

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Tag

avolonero, Chianti, fagiolicannellini, panetoscano, toscana, verza

Nel mio ultimo viaggio in Toscana ho provato tanti piatti e bevuto ottimi vini; era come ho già detto un viaggio eno-gastronomico, quindi, senza alcuna fatica, mi sono sacrificata. Tra i tanti piatti ho voluto provare la ribollita, un minestrone preparato con diverse verdure dove non devono mancare assolutamente il cavolo nero,pane e fagioli.  Anni fa questo piatto sarebbe stato difficoltoso prepararlo perchè il cavolo nero non si reperiva con tanta facilità al di fuori della Toscana.

Il nome “ribollita” si deve  al fatto che dopo aver aggiunto il pane alla minestra e averla fatta riposare per almeno due, tre ore si mette a bollire di nuovo.

Le dosi sono abbastanza indicative, vi consiglio di aumentarle perchè questo piatto è forse più buono il giorno dopo.

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Ingredienti per 4 persone

pane raffermo

gr 300 di fagioli cannellini

verza

cavolo nero

bietola

1 patata

sedano

cipolla

poca carota

aglio

pancetta

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

timo

olio extra vergine di oliva meglio se toscano

sale,pepe

Tenete i fagioli in acqua fredda per diverse ore poi lessateli. Tritate cipolla,aglio e sedano e soffriggeteli nell’olio. Aggiungete  verza, bietole, cavolo nero e patata tagliate  a pezzi e un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Cucinate per un po’poi aggiungete acqua,i fagioli e la pancetta a dadini, a piacere una parte di fagioli la potete passare. Cuocete ancora per circa 20 minuti.

In un’altra pentola versate una parte della minestra, distribuite il pane raffermo e coprite con altra minestra.

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Lasciate raffreddare per due o tre ore.

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Rimettete sul fuoco per qualche minuto e aggiungete un rametto di timo. Distribuite la ribollita nei piatti,versate del buon olio extra vergine, una macinata di pepe e se vi piace cospargete di parmigiano.

In abbinamento vi consiglio un Chianti.

 

 

AGNOLOTTI (RAVIOLI)DEL PLIN TRADIZIONALI

11 martedì Ott 2016

Posted by lericettedibaccos in PRIMI PIATTI

≈ 18 commenti

Tag

chiodi di garofano, grignolino, Nebbiolo, nocemoscata, piemonte, plin, raschera, tajarin, verza

Tempo fa ho postato una ricetta di  agnolotti del plin riempiti con erbe di campagna, farcia che non appartiene alla cucina piemontese ma io volevo provare  a fare questo tipo di raviolo perché la forma mi ha sempre incuriosito molto, così li ho farciti con quello che avevo in casa.

Domenica scorsa ho voluto ricordare il mio ultimo viaggio nelle Langhe preparando questo piatto secondo la tradizione e per non farci mancare nulla anche  due tajarin.

Il nome “plin” significa pizzicotto, infatti per separare i ravioli uno dall’altro si imprime un pizzicotto sulla sfoglia.

Non è certo un piatto molto veloce ma si può fare in due tempi, infatti il giorno prima si può preparare la carne anche perché per farcire i ravioli deve essere fredda.

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Ingredienti per 4 persone

per la pasta

gr 300 di farina

2 uova intere e 2 tuorli

per la farcia

gr 500 tra carne di maiale(non magra) e vitello

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla piccola

3 chiodi di garofano

noce moscata

verza

1 uovo

parmigiano

vino bianco secco

olio extra vergine di oliva

sale,pepe

brodo vegetale

per il condimento

burro

salvia

parmigiano o formaggio piemontese

Rosolate la carne ( a piacere mettete anche coniglio) in poco olio, aggiungete le verdure tagliate  a pezzi e le spezie; sfumate con il vino poi bagnate con un po’ di brodo e cuocete fino a che la carne sarà tenera.

Stufate la verza tagliata a listerelle. La quantità è a piacere ma tenete presente che il sapore prevalente dovrà essere quello della carne.

Scolate la carne dal sugo e fatela raffreddare.Fate ridurre il sugo perchè con questo potete condire gli agnolotti (io,però, ho usato burro e salvia).

Frullate la carne, unite l’uovo,  il formaggio, la verza sminuzzata e amalgamate bene; formate delle piccole palline e disponetele in un piatto.

Preparate la sfoglia mescolando la farina e le uova. Fate riposare per circa un’ora coperta con la pellicola.

Tirate la sfoglia  sottile,  disponete le palline di carne distanziate circa un centimetro una dall’altra; ripiegate la pasta sulla carne e fate aderire imprimendo un “pizzicotto”.

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Con la rondella eliminate la pasta in eccesso nel senso della lunghezza a circa mezzo centimetro dal ripieno; ricavate gli agnolotti tagliando la pasta in modo da ottenere delle piccole tasche (partite da dietro in avanti).

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Lessate gli agnolotti e conditeli con burro, salvia  e parmigiano o un formaggio piemontese come ho fatto io. Ho usato il Raschera acquistato in Piemonte in  settembre.

Li ho provati anche con il ragù tradizionale ma la mia scelta cade senz’altro sul burro e salvia perché mantiene maggior equilibrio tra tutti gli ingredienti. Dicono che per sentire il vero sapore del raviolo del plin si debba metterli in un tovagliolo senza alcun condimento. Effettivamente è vero perché per sentire la cottura ne ho assaggiato uno, era ottimo.

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In abbinamento un buon Nebbiolo o un Grignolino.

 

 

 

ZUPPA DI VERZA AL FORNO

20 domenica Mar 2016

Posted by lericettedibaccos in PIATTI UNICI

≈ 4 commenti

Tag

brodovergetale, cabernetsauvignon, caciotta, crostini, primavera, salsiccia, verza

Anche se la primavera comincia  a farsi sentire e non vedo l’ora di portare in tavola piatti a base di erbe di campo, fave, piselli freschi, di sera ho ancora il piacere di gustarmi una buona zuppa di verdura.

Tra le verdure invernali la verza è una di quelle che più mi piacciono perchè con essa posso preparare oltre alle minestre  anche involtini farciti, primi piatti, risotti e altro.

La ricetta di oggi è un piatto unico perché è molto ricco.

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Ingredienti per 4 persone

mezza verza

2-3 salsicce

mezza cipolla

pecorino

pane raffermo

brodo vegetale

caciotta

olio extra vergine di oliva

sale,pepe

Lavate e tagliate la verza a strisce, stufatela in un tegame aggiungendo un po’ di acqua. In un altro tegame soffriggete la cipolla tritata, unite la salsiccia sbriciolata e fatela rosolare. Mescolate insieme verze e salsiccia  e terminate la cottura.

In una pirofila stendete qualche fetta di pane, adagiate la verza, disponete la caciotta a fette (io ho messo  della crescenza perché non  avevo altro formaggio), cospargete di pecorino e coprite con il brodo.

Verso fine cottura ho cosparso di piccoli crostini di pane e ho rimesso in forno a gratinare.

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Infornate per circa 20 minuti a 200°.

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La caciotta può essere sostituita da altro formaggio a voi gradito.

In abbinamento un Cabernet sauvignon.

 

 

ZUPPA VALPELLINENTZE

14 domenica Dic 2014

Posted by lericettedibaccos in PRIMI PIATTI

≈ 4 commenti

Tag

blancdemorgexedelasalle, fontina, nocemoscata, valpellinentze, verza

Nelle sere invernali  non riesco a rinunciare a un bel piatto di zuppa o minestra, pertanto sono sempre alla ricerca di nuove o vecchie ricette. Oggi ve ne  presento una  tratta dall’ebook che ho pubblicato lo scorso anno. Il libro, scritto insieme all’amica Gabriella, è una raccolta di ricette della tradizione italiana.

La “seupa  valpellenentese”è una zuppa che fa parte della cucina tradizionale valdostana. Il pane sostituisce il riso o la pasta che altrove vengono usati per la preparazione dei minestroni. Una volta il pane veniva preparato tre o quattro volte all’anno quindi doveva, in qualche modo, essere ammorbidito.

Nel tempo questa ricetta ha subito delle variazioni grazie alla fantasia delle cuoche e alla facilità di reperire nuovi ingredienti. La vera ricetta, raccolta dal comune di Vapelline, si prepara con brodo, pane raffermo e Fontina. Io vi propongo la ricetta con l’aggiunta della verza, ortaggio tipicamente invernale.

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Ingredienti per 4 persone

1 verza

gr 350 di Fontina Valdostana

l. 1,5 di brodo

gr 400 di pane raffermo

noce moscata

burro

sale,pepe

Tostare il pane. Lavare e lessare le foglie più interne della verza. Imburrare una teglia di coccio e disporre le fette di pane, alternare le foglie di verza e il formaggio a fette sottili. Proseguire fino ad esaurimento degli ingredienti.

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Terminare con il formaggio e qualche fiocco di burro.

Bagnare con il brodo e infornare a 170° per circa 30 minuti. In ultimo passare la zuppa sotto il grill.

In abbinamento consiglio un vino della regione Valle d’Aosta: Blanc de Morgex e de La Salle

 

INVOLTINI DI VERZA

22 mercoledì Gen 2014

Posted by lericettedibaccos in SECONDI PIATTI

≈ 2 commenti

Tag

gewurztraminer, involtini, parmigiano, passatadipomodoro, pinotgrigio, verza

Mi piacciono tutte le verdure e la verza è una di quelle che in inverno mangio molto volentieri; la metto nei minestroni,faccio il risotto, la cassoeula,la minestra e gli involtini. Qualche giorno fa avevo proprio voglia di questi ultimi; ho approfittato del fatto che siamo soli io e mio marito perché i miei figli proprio non li sopportano, quindi, via i figli, do libero sfogo a tutto quello che loro non gradiscono. Con la verza avanzata ho preparato la minestra  e con la carne del ripieno ho fatto i cannelloni, usando la sfoglia fresca avanzata dalla  preparazione delle lasagne al forno; tutto un riciclo perché proprio non ce la faccio a buttare via niente.

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Ingredienti

8 foglie di verza

gr 400 di carne macinata mista

1 cucchiaio di prezzemolo tritato

mezzo spicchio di aglio tritato

maggiorana

1 uovo

2 cucchiai di parmigiano

1 cucchiaio di pangrattato

passata di pomodoro

olio extra vergine di oliva

2 cucchiai di cipolla,sedano, carota tritati

sale,pepe

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Lavare e sbollentare per  pochi minuti le foglie più grandi della verza.
In una padella antiaderente rosolare la carne con il trito di verdure e l’ aglio. Lasciar intiepidire quindi aggiungere il parmigiano,il pangrattato, l’uovo, il prezzemolo, la maggiorana, il sale ed il  pepe.
Riempire le foglie di verza con la carne,arrotolarle e chiudere con lo spago.

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Disporre gli involtini in un tegame con l’olio, rosolarli, aggiungere la passata e salare.

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Continuare la cottura per 45 minuti circa aggiungendo acqua  se necessario.

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A piacere si possono accompagnare con riso al burro.

In abbinamento consiglio un Pinot grigio o un Gewurztraminer.

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