Forse avrete capito che amo molto la cucina tradizionale italiana; non per niente, insieme alla mia amica Gabriella, ho fatto una serie di ricerche e dopo aver raccolto tante ricette da mamme, nonne, amici e colleghi le abbiamo riunite nel nostro EBOOK: L’ITALIA UNITA IN CUCINA-NORD VERSO SUD (potete trovarlo nei circuiti Feltrinelli, Mondadori, Hoepli ed altri). La ricetta di oggi è appunto tratta dall’ ebook e fa parte della cucina pugliese; ho la fortuna di avere diversi colleghi di quella regione e gentilmente mi hanno permesso di pubblicare le loro ricette; non tutti fanno così perché ne sono gelosi quindi non vogliono divulgarle.
La “pignatu” è una specie di anfora in terracotta con due manici;una volta si metteva accanto alle braci del forno a legna sin dal primo mattino e piano, piano il calore cuoceva ciò che le massaie avevano preparato e tutto era pronto, cotto perfettamente, per l’ora di pranzo.
Al giorno d’oggi si cuoce sul fornello a gas ed è preferibile usare la pentola in coccio. Io ho preparato la versione con patate e cipolle ma si trovano anche ricette con i pomodori.
Ingredienti
1 polpo da chilo
3 patate
mezza cipolla
1 spicchio di aglio
prezzemolo
1 bicchiere di vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
pane tostato
sale,pepe

Lavare il polpo e spellarlo (per facilitare questa operazione l’ho lessato pochi minuti); tagliarlo a pezzi e metterlo nella “pignata”( va bene anche una pentola normale), aggiungere la cipolla e le patate affettate, il prezzemolo tritato, l’aglio, l’olio e il pepe.

Cuocere a fuoco lento; a metà cottura( dopo circa 15 minuti versare il vino, alzare la fiamma per farlo evaporare e continuare a cuocere abbassando la fiamma.Salare.
Servire in piccole terrine di terracotta accompagnato da fette di pane tostato.

Il vino che consiglio un Locorotondo, vino Pugliese di media struttura che si abbina ai piatti di pesce. In alternativa un Pinot grigio o un Soave