Tra i tanti “souvenir” eno-gastronomici che ho portato quest’estate dalla Puglia, c’è anche la farina di grano duro Senatore Cappelli.
Il grano da cui si ricava questa farina è una selezione ottenuta dal genetista Nazareno Strampelli agli inizi del 1900.Porta il nome del Marchese Cappelli, Senatore del Regno d’Italia, che aveva sostenuto la riforma agraria in Puglia.
Il grano prodotto principalmente in Puglia e Basilicata ha un’alta resa,viene macinato a pietra e contiene meno glutine quindi risulta più digeribile.
A Ostuni ho acquistato la farina integrale con la quale ho preparato tagliatelle, ravioli e la pasta frolla per tartellette e crostate con la confettura di pesche “home made”.
La preparazione è quella che ho già descritto in diverse ricette, si sostituisce solo la farina 00 con la farina di grano duro o se preferite mettete un terzo di farina 00 e 2 terzi di Senatore Cappelli.
I ravioli li ho riempiti di ricotta, menta e buccia di limone.
Squisite queste farine della tradizione, e per fortuna c’è chi le ricerca, semina, coltiva, miete, mette a disposizione 🙂
Sono pienamente d’accordo con te. Tutti dobbiamo far qualcosa per salvaguardare i nostri prodotti che sono eccellenze nel mondo. Se penso che vogliono fare i formaggi con il latte in polvere mi vengono i brividi.
L’ha ribloggato su Il Blog Z N° 2 di Stefano Donno .
grazie
Anche in Sicilia è molto utilizzato.
Io lo adoperavo per la pasta fresca, il pane e miscelato ad altre farine anche per la pizza. Ottima scelta 🙂
Infatti è una farina conosciuta soprattutto in Meridione. Per me è ottima, si sente la differenza.
Una farina che non conoscevo… deve essere buona….
Sì, penso sia tra le migliori