Come promesso, oggi vi do la ricetta delle Sarde in saor che ho preparato per il Mercoledì delle Ceneri.
Generalmente, in questo giorno, in Friuli si usa consumare l’aringa affumicata insieme al “Rati”( Ramolaccio), una radice tonda dal sapore piuttosto intenso; io non amo molto l’aringa, così ho optato per un altro piatto sempre a base di pesce come si usa fare il primo giorno di Quaresima.
Le Sarde in saor appartengono alla cucina tradizionale veneta ma anche da noi vengono consumate spesso. Gli ingredienti principali sono le sardelle e la cipolla abbondante.
Vanno preparate almeno un giorno prima di essere servite.
Ingredienti
gr 700 di sardelle
gr 700 di cipolla bianca
farina
aceto di vino bianco
olio extra vergine
olio di arachide per friggere
gr 40 di pinoli
gr 40 di uva sultanina
sale
Stufate le cipolle affettate molto sottili in olio extra vergine di oliva; unite l’uvetta ammollata in acqua calda e i pinoli. Bagnate con mezzo bicchiere di aceto, fatelo sfumare e cuocete ancora per 5 minuti.
Pulite le sarde, squamatele, eliminate le lische, le teste e le code, lavatele bene e asciugatele. Passatele nella farina poi friggetele in abbondante olio, scolatele e fatele asciugare.
Disponete in una pirofila uno strato di sarde e copritele con uno di cipolle, adagiate due foglie di alloro e mettete in frigo per almeno un giorno. Potete fare anche due strati.
Grattugiate il Rati e conditelo con olio, aceto, sale e pepe.
Tagliate a fette la polenta che vi è avanzata dal giorno prima e abbrustolita. Accompagnate le sarde con polenta e Rati.
In abbinamento un Soave classico o uno Chardonnay
Buonissime! Le sarde in sàor richiedono un lungo lavoro che però da i suoi frutti.
Invece non conosco affatto il rati. È forse della famiglia dei ravanelli?
diciamo che il sapore un po’ lo ricorda. Ha una forma tonda ed è di colore nero
Ho capito, è il ramolaccio! Si vede a volte dai fruttivendoli, ma da noi è davvero poco conosciuto e poco utilizzato. Credo che il corrispettivo dialettale del friulano rati in veronese sia naoni.
infatti, da noi è conosciuto come Rati e penso sia un’usanza friulana accompagnarlo all’aringa.
Non conosco il rati. Adoro il pesce in saor. Metto anche un po di canella e alloro.
l’alloro lo aggiungo prima di lasciar riposare in frigo. Il Rati o Ramolaccio è una radice tonda e nera dal sapore che ricorda quello dei ravanelli.
La ricetta la conosco di nome e mamma mia, devono essere veramente buone, anche perchè adoro le cipolle…
infatti questo è un piatto per coloro che amano le cipolle. E’ buonissimo.
Io adoro e sarde in saor ma non potrebbe essere diversamente abitando a venezia 🙂
Credo che ci sia un problema di impaginazione perché la foto che appare nel preview della ricetta è di un piatto di gnocchi.
Ti ringrazio per avermi avvisata.Da un po’ di tempo wordpress ha dei problemi ,io per esempio non riesco a vedere la pagina di presentazione degli articoli. Devo cercare il modo di risolvere questo inconveniente. Ciao e grazie ancora.