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Il nome della ricetta è più difficile da pronunciare che a fare. Il significato è “frittata dell’imperatore”. Questo è uno dei tanti dolci che preparava mia mamma ed è molto conosciuto in Alto Adige. Non è un dolce di  bell’ aspetto, anzi… si presenta come una crepe spezzata, ma questa è la caratteristica.

Come molte ricette anche questa ha la sua storia; sembra che l’imperatore Francesco Giuseppe una sera, senza preavviso, abbia ordinato al suo cuoco una crepe. Purtroppo nella fretta la crepes si bruciò e si spezzò; non avendo tempo di prepararne un’altra la presentò cosparsa di zucchero e un cucchiaio di confettura. Secondo voi l’imperatore ha gradito? Certamente, anzi da allora è diventato un dei suoi dolci preferiti. Io non credo che questa sia una leggenda metropolitana perché è vero che molte volte da un errore può nascere un piatto fantastico.

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Ingredienti

3 uova

ger 150 di farina

gr 250 di latte

burro

zucchero a velo

confettura

Mescolate la  farina e i tuorli, aggiungete il latte un po’ alla volta affinchè non si formino grumi(eventualmente scioglieteli con il mixer); si deve ottenere un composto omogeneo. Montate a neve ferma due albumi e uniteli delicatamente al composto.

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Scaldate un tegamino antiaderente, ungetelo con poco burro, versate un mestolo del composto muovendo il padellino in modo da ricoprire tutto il fondo. Continuate fino ad esaurimento del composto. Rispetto alle solite crepes queste si gonfieranno un po’.

Spezzatele con la forchetta, cospargerle di zucchero a velo e accompagnate con confettura; io avevo a portata di mano quella di pesche che avevo preparato qualche giorno prima.

Questo dolce costituisce una buona merenda ma si può servire anche come dessert a fine pasto.

In abbinamento propongo un Moscato.