Ecco un altro prodotto che ci porta la primavera: le fave. Da noi in Friuli si trovano con più facilità da qualche anno, infatti vengono consumate maggiormente nelle regioni dell’Italia centrale, Umbria, Lazio, Marche ed è proprio nella zona di Ascoli Piceno che ho imparato a mangiarle crude accompagnate da pecorino.
Con le fave preparo creme, le aggiungo ai minestroni primaverili o preparo una semplicissima pasta.
Considerato che sgranare le fave come i piselli o i fagioli è un lavoro piuttosto seccante, consiglio di prepararne in abbondanza e di conservarle in frezer.
gr 320 farfalle o altra pasta
gr 700 di fave
gr 120 guanciale
pecorino
olio di oliva extra vergine
sale
pepe
Sgranare le fave e sbollentarle per un paio di minuti; eliminare la membrana che le riveste.
Rosolare in poco olio il guanciale tagliato a dadini. Unire le fave e cucinarle per circa 5 minuti.
Nel frattempo portare a cottura la pasta; scolarla al dente e farla saltare in tegame con il condimento per un minuto. Pepare e aggiungere un’abbondante manciata di pecorino.
In abbinamento un Grechetto dei Colli Martani, vino già conosciuto ai tempi di Plinio il Vecchio con il nome di “tuderte” o Greco di Todi