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chiodidigarofano, cipolla, Hofstatter, maggiorana, pinotnero, rosmarino, salvia, stincodivitello, timo, vinobiancosecco
questa è una ricetta tratta da uno dei libri di Ugo Tognazzi. Oltre ad essere stato un bravo attore era anche un gran cultore della buona tavola.
Nella sua villa di Velletri ogni anno organizzava un Torneo di tennis a cui partecipavano numerosi attori,da Gassman a Villaggio, Gemma,Verdone e tanti altri. Al termine veniva dato come premio “Lo Scolapasta d’Oro”.Queste serate terminavano con grandi spaghettate,risate e bevute.
Nel mio sito la pagina iniziale riporta un aforisma che mi accomuna a Tognazzi;solo un grande come lui poteva trovare queste parole:”mi sento come il Demiurgo che trasforma le inerte parole di una ricetta in una saporita e colorata realtà,armonizzando e proporzionando gli ingredienti,percependo il giusto punto di cottura,partecipando visceralmente alla frittura delle patatine,soffrendo con l’aglio dentro l’olio bollente,estasiandomi di soffritto,beandomi di ogni sugo,perdendomi tra gli aromi e gli odori,amando una fogliolina di basilico appena colta,immolata sui fumanti maccheroni al pomodoro.
Era da anni che non preparavo lo Stinco di Santo, ma ieri avevo amici a cena così pensando a cosa avrei potuto fare mi è venuto in mente.
Ingredienti
1 stinco di vitello (circa kg 1,5)
mezza cipolla bianca
1 mazzetto di odori(rosmarino,salvia,maggiorana,timo)
4-5 chiodi di garofano
vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
burro
1 dado
Rosolare lo stinco in una pentola,meglio se ovale,con olio e burro.
Aggiungere la cipolla a fette, gli odori,i chiodi di garofano,il dado sciolto in acqua bollente. Bagnare con il vino e farlo evaporare.
Continuare la cottura per almeno 2 ore e mezza;deve diventare molto tenero.
Togliere gli odori e frullare il sugo.
Tognazzi consiglia di mettere lo stinco in un piatto da portata e di tagliarlo in tavola insieme ai commensali.Fa un figurone.
Tagliare lo stinco fette e accompagnare con la salsa.
Ho accompagnato il piatto con un Pinot Nero Hofstatter: con il sapore avvolgente,leggermente sapido,dai tannini appena accennati,persistente trova il giusto abbinamento con lo stinco.
In questo caso non posso che consigliarti La Tognazza, prodotti nati dalla grande mente di Ugo Tognazzi e realizzati dal figlio in vendita su internet.
ok adesso vado a vedere. Grazie. Marina
Devo dire che anche per me, soprattutto nei primi anni di matrimonio, “L’Abbuffone” di Ugo Tognazzi è stato fonte di ispirazione per molti piatti semplici ma squisiti!
E’ vero,ricette descritte in modo tanto divertente e tanto semplice.